di Simone Mariotti
Questo libro racconta di una battaglia di civiltà
per la salvaguardia della nostra città, e propone ai cittadini un coinvolgimento
attivo per la sua prosecuzione.
Il grave, decennale e troppo a lungo trascurato problema dell'inadeguatezza
del sistema fognario riminese e dei conseguenti e continui scarichi a mare,
allagamenti e sprechi di preziose risorse idriche (utilizzabili per la nostra
agricoltura), minano, con il degrado della spiaggia e delle acque di balneazione,
le fondamenta dell'economia turistica (basilare per la città), con gravi
rischi per la nostra salute.
Come spiegherà lui stesso nel primo degli interventi
che seguiranno, tutto nacque dall'iniziativa privata di un veterinario di Rimini,
il dr Sergio Giordano, che dopo qualche anno, è stato affiancato dal
comitato "Basta Merda in Mare", promosso dai radicali riminesi, editore
di questa pubblicazione, che da anni svolge un'azione di pressione politica
e di denuncia per ottenere la risoluzione del problema, come racconterà
nel suo intervento il presidente del comitato Ivan Innocenti.
Il volume è diviso in due parti.
La prima è costituita da una serie di interventi da
parte di esponenti sia del Comitato che della società civile, che affronteranno
il problema degli scarichi a mare e delle criticità ad esso connesse,
con particolare attenzione agli aspetti, storici, politici, sanitari, legali,
tecnici e agricoli.
La seconda consiste invece in un estratto delle notizie uscite
sulla stampa locale negli ultimi 15 anni, selezionate dal dossier di oltre 650
articoli in possesso del comitato "Basta Merda in Mare" (il cui elenco
dettagliato in stile bibliografico chiuderà il volume), che costituisce
un vero e proprio atto d'accusa contro l'inadempienza delle amministrazioni
che si sono succedute alla guida di Rimini, che non potevano non conoscere la
gravità della situazione fognaria, da troppi anni piaga della città.
Leggi il primo articolo della rassegna stampa
Torna all'indice del libro
Copyright © by Simone Mariotti Tutti i Diritti Riservati.