Terza edizione
di Marco Liera
Simone Mariotti e Franco Bulgarini sono due professionisti
del risparmio che con passione e dedizione si sono posti una sfida che richiede
una stabilità psicologica fuori dal comune. Stanno esplorando nuove strade
della conoscenza in un settore nel quale la relazione tra sapere e risultati
è spesso frustrante. Al punto che la scimmia bendata che da anni si confronta
con i gestori professionali sulle pagine di Plus24 ottiene rendimenti più
alti gli asset manager nel 47% dei casi. Nessuna sorpresa, perché questo
è quanto da decenni viene provato da una vasta letteratura accademica.
I mercati non si possono prevedere con sistematicità. I cigni neri (eventi
rari a grande impatto) sono regolarmente sottostimati. I singoli, pur bravi
e motivati, non possono fare meglio della media degli investitori con continuità.
Squali e farabutti vari conquistano fortune immense ai danni delle moltitudini
di onesti lavoratori, troppo spesso senza alcuna espiazione successiva. Follie,
paure e mal di pancia guidano le quotazioni delle varie classi di attivo, che
sono quasi sempre esagerate al ribasso o al rialzo. In questo facendo a pugni
con l'inevitabile tendenza di noi umani a semplificare tutto e a ragionare sulle
medie "virtuose".
In questo mondo illogico, complicato e perverso del quale il 99% dei cittadini
tende comprensibilmente a disinteressarsi (salvo poi trovarsi nudi e disarmati
di fronte alla necessità di mettere da qualche parte i pochi o soldi
risparmiati, resta però a mio avviso ancora valido il motto di Socrate:
"C'è un solo bene: il sapere. E un solo male: l'ignoranza".
Solo che per perseguire questo principio nell'ambito degli investimenti occorre
possedere caratteristiche non banali.
E' questo il requisito che mostrano di avere Simone e Franco (curatore dell'ultimo
capitolo), che ci guidano in modo totalmente disincantato e non deterministico
nel ripetitivo passato e presente dei mercati finanziari e dei comportamenti
di chi vi opera. Rileggere quanto è accaduto nei secoli e nei decenni
alle nostre spalle è elemento di utile riflessione non per anticipare,
ma per essere pronti ad affrontare quello che succederà ai nostri risparmi.
Non è un sentimento di rassegnazione quello che emerge nelle pagine di
questo libro, ma come ci fa ben intravedere il titolo, un desiderio di libertà.
Quella libertà che nasce dall'accettazione dei mercati finanziari per
quello che sono, senza illusioni e fraintendimenti.
Solo con questa libertà l'investitore può diventare protagonista
rispetto alla gestione dei propri risparmi, un ruolo che diventa sempre più
importante assumere per la fine del welfare state e di un'epoca in cui i principali
bisogni finanziari delle famiglie venivano soddisfatti in automatico da Governi
molto generosi verso i loro elettori, a spese delle non ancora votanti generazioni
successive.
Investire autonomamente in modo consapevole si può. Così come
è possibile farsi assistere in modo continuativo da bravi promotori finanziari
e consulenti fee-only, quali sono Simone e Franco. E tanti altri, da individuare
con i criteri che la lettura del libro vi suggerirà.
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