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T
TAR
Tribunale Amministrativo Regionale.
Tasso annuo effettivo globale (TAEG)
L'Indice Sintetico di costo (ISC), noto in precedenza come Tasso Annuo Effettivo
Globale (TAEG) è l'indicatore di tasso di interesse di un'operazione
di finanziamento (es. un prestito, l'acquisto rateale di beni o servizi). È
espresso in percentuale ed indica il costo effettivo del finanziamento.
Tasso annuo nominale (TAN)
Il tasso annuo nominale o TAN è il tasso di interesse puro applicato
ad un finanziamento. È il tasso da utilizzare come termine di paragone
con il tasso di rendimento delle attività finanziarie, con il tasso di
sconto, ecc. Non corrisponde tuttavia al tasso d'interesse realmente applicato
al finanziamento, ma al tasso effettivo periodale moltiplicato per il numero
di periodi in cui l'anno è ripartito. Se ad esempio si investono dei
soldi ad un tasso trimestrale del 3%, il TAN sarà pari al 12% (3% moltiplicato
per 4). Ma il tasso annuo effettivo sarà maggiore per effetto della capitalizzazione
trimestrale.
Tasso d'interesse nominale
Il tasso d'interesse nominale è il tasso applicato in un atto o in un
contratto di prestito, di finanziamento o di mutuo. Indica il costo teorico
per chi prende a prestito del denaro ed il rendimento, teorico anch'esso, per
chi lo presta. La distinzione del tasso nominale da quello effettivo si origina
dalla pratica dei prestatori commerciali (banche, società finanziarie,
etc.), i quali affiancano agli interessi nominalmente convenuti altri costi
da sostenersi forfetariamente o percentualmente sul capitale erogato (commissioni,
assicurazione, istruttoria pratica, etc.), i quali costi incidono talvolta pesantemente
sul concreto rapporto economico fra le parti. Poiché il percettore dei
costi accessori è sempre il prestatore, è gioco facile per questo
pubblicizzare un tasso nominale estremamente interessante, salvo poi a trasferire
le utilità che non ricava dal prestito su altre voci accessorie, la cui
quantificazione è successiva alla fase pubblicitaria, guadagnando alla
fine un valore del tutto equipollente, ma avendo venduto un prodotto finanziario
nominalmente "vantaggioso". Per questo, la legge italiana oggi obbliga
i proponenti di prodotti finanziari a distinguere rigorosamente il tasso nominale
dal tasso effettivo globale.
Tasso d'interesse reale
È la differenza tre il tasso di interesse nominale ed il tasso di inflazione
Tasso di rendimento
Ciò che rende un'attività (ad esempio un titolo) in % della somma
spesa per acquisire il titolo stesso. È importante ricordare che vi è
una relazione inversa fra prezzo, o quotazione, dei titoli e tasso di rendimento.
Supponiamo, ad esempio, di avere un titolo dal prezzo iniziale di duemila €
che renda in perpetuo il 5% (e cioè 100 €) all'anno e per cui non
sia previsto il rimborso del capitale. Se il tasso di rendimento corrente sui
titoli di nuova emissione passa dal 5% al 6% il prezzo del nostro titolo originario
scenderà, perché paga come interessi un punto percentuale in meno
rispetto ai titoli di nuova emissione.
Tasso interno di rendimento (TIR) (Internal Rate of
Return)
È un indice di redditività finanziaria. È un indicatore
della efficienza di un investimento rispetto al VAN che ne indica il valore
o la grandezza. Il TIR è il tasso composito annuale di ritorno effettivo
che può essere ottenuto da un investimento, in termini tecnici rappresenta
lo yield di un investimento. Matematicamente il TIR è definito come quel
tasso di attualizzazione che rende il valore attuale netto di una serie di flussi
di cassa pari a zero.
Tasso spot
Il tasso spot è il tasso di cambio di una divisa con valuta 2 giorni
lavorativi successivi a quello della rilevazione.
Tasso ufficiale di sconto (Official discount rate)
Il tasso d'interesse che la banca centrale applica nelle operazioni di risconto
alle banche (in pratica nel concedere prestiti a queste ultime). In questo senso
viene spesso definito, anche se impropriamente, "costo del denaro".
Dato che le banche chiedono credito alla banca centrale soprattutto per finanziare
la propria clientela, un suo rialzo (ribasso) determina in genere un rialzo
(ribasso) dei tassi praticati dalle banche. Tasso Ufficiale di Sconto, ex TUS,
è stato sostituito dal "Tasso di riferimento" della Politica
Monetaria, utilizzato dalla Banca Centrale Europea per la conduzione della politica
monetaria. Il tasso sostituisce a tutti gli effetti il tasso ufficiale di sconto,
gestito fino al 31 dicembre 1998 dalla Banca d'Italia.
Terzo mercato
Nato negli anni '50 in Inghilterra, Il Terzo Mercato consente lo scambio dei
titoli non ancora quotati in attesa del loro ingresso ufficiale in borsa. I
prezzi sono fissati da chi vende e il mercato non offre nessuna garanzia agli
investitori. Generalmente i quantitativi richiesti per operare nel Terzo Mercato
sono elevati. Nella borsa di Londra il Terzo Mercato è conosciuto con
il nome di Grey Market.
Titoli di Stato
Obbligazioni emesse dal Tesoro per provvedere alla copertura del fabbisogno
statale. Possono avere diverse scadenze: da breve (Bot) a medio e lungo termine
(Btp e Cct) fino ai titoli irredimibili.
Titolo spazzatura
titolo obbligazionario dal redimento elevato, ma caratterizzato da un alto rischio
per l'investitore. Vedi anche alla voce "Junk Bond".
Topix (Tokyo stock price index)
Indice rappresentativo dell'andamento di tutte le azioni quotate nella prima
sezione della Borsa di Tokyo (Tokyo Stock Exchange) e comprende circa 1700 titoli
pesati in base al flottante. Fu introdotto il 1 giugno 1969, con valore 100,
a fianco dello storico Nikkey 225. Include nel calcolo della performance anche
i dividendi
Traente
Il firmatario di una accettazione, colui che si impegna a pagare la somma dovuta
allo scadere del termine del titolo.
Treasury bonds
Obbligazioni a lungo termine emesse dal Tesoro degli Stati Uniti per provvedere
alla copertura del fabbisogno statale. Le scadenze sono comprese fra 10 e 30
anni e le cedole sono fisse; la tipologia del titolo è simile a quella
dei Buoni Poliennali del Tesoro italiani.
Treasury note
Obbligazioni a medio termine emesse dal Tesoro degli Stati Uniti per provvedere
alle esigenze di finanziamento a medio termine. Le obbligazioni hanno durata
inferiore a 10 anni e sono dotate di cedole pagabili semestralmente.
Trend
Andamento di un titolo azionario o di un mercato. Può essere crescente
quando il valore cresce nel tempo, decrescente o laterale nel caso in cui non
si verificano variazioni al rialzo o al ribasso. Il trend inoltre si divide
in base all'orizzonte temporale che si prende in considerazione in: Primario
(lungo periodo), secondario e terziario (brevissimo periodo). In pratica un
trend è primario, e all'interno del trend primario possono individuarsi
trend secondari e terziari (che individuano le oscillazioni entro 1 mese o giornaliere).
Trust
In generale, combinazione finanziaria che attua la concentrazione (orizzontale
o verticale) di più imprese in una sola di grandissime dimensioni. Le
concentrazioni industriali, come formazioni capaci di condizionare negativamente
i mercati e di impedire il manifestarsi della libera concorrenza, sono state
da tempo, negli Stati Uniti e in Europa, oggetto dell'attenzione del legislatore
per disciplinarne e contenerne la presenza.
U
Ultimo giorno di contrattazione - Last trading day
Ultimo giorno in cui un contratto future può essere trattato sul mercato.
È l'ultimo giorno disponibile per la chiusura di una posizione, trascorso
il quale è altrimenti necessaria la consegna fisica dello strumento sottostante.
Ultimo prezzo - Last sale
È l'ultimo prezzo al quale è stata eseguita la transazione in
un certo titolo, in un qualsiasi momento della giornata. Viene chiamato, invece,
"closing sale" l'ultimo prezzo della giornata.
UIC
Ufficio Italiano Cambi.
Utili non distribuiti (Retained earnings)
È la frazione degli utili conseguiti da un'impresa nel corso dell'esercizio,
non distribuita agli azionisti sotto forma di dividendi, ma che resta reinvestita
nel patrimonio sociale.
Utili per azione diluiti (Fully diluited earnings)
Sistema utilizzato per calcolare il rapporto fra gli utili societari e il numero
di azioni che considera tutti i titoli esistenti convertibili in azioni societarie.
Questo rapporto è calcolato dividendo l'ammontare degli utili per il
numero di titoli ordinari addizionato del numero dei titoli ordinari che potrebbe
essere originato dai titoli convertibili se nello stesso momento tutti i possessori
esercitassero il loro diritto.
V
Valore a rischio (value at risk)
Il valore a rischio (conosciuto anche come Value at Risk o VaR) è una
misura di rischio applicata agli investimenti finanziari. Tale misura indica
la perdita massima ottenibile dopo un certo periodo di tempo, solitamente espresso
in mesi o in giorni, detto orizzonte temporale del VaR, con una data probabilità
(livello di confidenza), solitamente pari a 95% o 99%. È una tecnica
comunemente usata da banche d'investimento per misurare il rischio di mercato
delle attività che detengono in portafoglio, ma è anche un concetto
più vasto che ha molteplici applicazioni.
Venture capital
Forma di finanziamento usata da investitori istituzionali nei confronti di imprese
giovani operanti in settori a elevata crescita; il finanziamento viene fatto
senza chiedere garanzie, con la speranza di forti ritorni dall'investimento.
Vega (opzioni)
Il Vega rappresenta la sensibilità del premio di un'opzione rispetto
a variazioni della volatilità implicita del sottostante.
Vendita allo scoperto
La vendita allo scoperto è un operazione finanziaria consistente nella
vendita di titoli non posseduti. Chi la compie deve, entro una certa scadenza,
acquistare e consegnare i titoli ceduti al compratore. Si effettua una vendita
allo scoperto se si ritiene che il prezzo di acquisto sarà inferiore
al prezzo incassato. In questo caso il rendimento complessivo dell'operazione
sarà positivo. Se, al contrario, il prezzo dell'attività è
aumentato, il rendimento sarà negativo. Occorre inoltre tenere presente
che l'operazione di vendita allo scoperto comporta un costo (l'interesse) in
relazione al tempo di vendita allo scoperto.
Volatilità
La volatilità misura l'incertezza circa i futuri movimenti del prezzo
di un bene o di una attività finanziaria. Al crescere della volatilità
cresce la probabilità che la performance risulti molto elevata oppure
molto contenuta, ossia cresce la probabilità che i movimenti di prezzo
siano molto ampi, sia in aumento che in diminuzione. La volatilità viene
misurata come deviazione standard del tasso di rendimento (o delle variazioni
di prezzo) del bene o dell'attività finanziaria. Nel caso in cui i rendimenti
siano giornalieri/mensili/annuali, anche la volatilità risulterà
giornaliera/mensile/annuale. Per annualizzare una volatilità giornaliera
occorre moltiplicare per la radice quadrata di 252 e per annualizzare una volatilità
mensile occorre moltiplicare per radice quadrata di 12.
W
Wall Street
Strada di New York dove ha sede la Borsa più importante del modo, il
New York Stock of Exchange. Per estensione il termine viene impiegato per indicare
l'insieme delle società finanziarie e bancarie che vi ruotano intorno.
Warrant
Il termine ha due significati: 1) cedola (annessa a un titolo ma negoziabile
separatamente) che dà la facoltà di acquistare titoli a un prezzo
prefissato entro un determinato periodo di tempo; tale l'opzione è spesso
emessa da una società a favore dei propri azionisti in occasione di prestiti
obbligazionari; 2) titolo di Borsa simile all'opzione che dà al detentore
la facoltà di acquistare un certo numero di titoli entro una data determinata.
Il warrant si differenzia dall'opzione per il fatto di essere un titolo (e non
un contratto), per una maggiore durata e per la mancanza di un sistema di margini
(vedi anche alla voce "covered warrant").
Wilshire 5000
È l'indice più rappresentativo del mercato americano e considera
oltre 5000 titoli, pesati con la loro capitalizzazione.
WTO (World Trade Organization)
"Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale con la creazione nel 1947 del
GATT (General Agreement on Tariffs and Trade) si è tentato di ristabilire
il principio della supremazia del libero scambio, cercando di fare emergere
l'importanza della multilateralità degli accordi, molto più efficace
delle "vecchie" (in realtà mai tramontate) trattative bilaterali.
In una serie di interminabili meeting pluriennali, i cosiddetti Round, coinvolgendo
un sempre maggior numero di paesi, il livello dei dazi e dei vincoli al commercio
ha faticosamente iniziato ad essere ridotto. In 60 anni si sono succeduti nove
round, da quello di Ginevra del 1947 ad oggi, passando per i fondamentali Kennedy
Round (1964-67) e Tokyo Round (1973-79). Nel 1995 alla fine dell'Uruguay Round,
durato dal 1986 al 1994, il GATT ha lasciato il posto alla WTO (World Trade
Organization) che ha esteso il campo d'azione dell'organizzazione, affiancando
alle merci anche la gestione delle politiche commerciali internazionali sui
servizi e delle proprietà intellettuali" (tratto da Riminidustria).
Z
Zero Coupon Bond
Vedi alla voce "Obbligazione zero coupon"
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