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C
Cac
Indice ufficiale francese dei titoli azionari calcolato giornalmente alla Borsa
valori di Parigi.
Cac40
Indice di Borsa francese relativo ai 40 titoli più capitalizzati e scambiati
nel listino.
Calendario di Borsa
Calendario predisposto dalla Consob entro il mese di novembre di ogni anno nel
quale vengono indicati i giorni di apertura e di chiusura e quelli delle scadenze
tecniche.
Call option
Un tipo di contratto che consente di acquistare un titolo ad un prezzo fissato
ad una certa data.
Cambio nominale(tasso di)
Indica la quantità di moneta nazionale necessaria per acquistare un'unità
di moneta di un altro stato (ad es. quanti euro sono necessari per acquistare
un dollaro).
Cambio reale (tasso di)
È il tasso al quale è possibile acquistare beni o servizi prodotti
in un paese in termini di beni o servizi di un diverso paese. Ipotizzando, ad
esempio, che il prezzo di un bene cresca in Francia del 10% e che vi sia, al
contempo, un incremento del tasso di cambio nominale tra sterlina ed euro anch'esso
pari al 10% il consumatore francese sperimenterà l'aumento del prezzo
del bene in termini reali, mentre per il consumatore britannico - che dispone
di sterline - tale prezzo rimarrà invece, per l'effetto combinato dell'aumento
del prezzo del bene reale e della contemporanea diminuzione dell'ammontare di
sterline necessarie per acquistare un euro ed a meno dell'effetto di eventuali
tariffe doganali, invariato.
Capital asset pricing model (CAPM)
Il Capital Asset Pricing Model (CAPM) è un modello di equilibrio dei
mercati finanziari, proposto da William Sharpe in uno storico contributo nel
1964, e indipendentemente sviluppato da Lintner (1965) e Mossin (1966). In breve,
il CAPM stabilisce una relazione tra il rendimento di un titolo e la sua rischiosità,
misurata tramite un unico fattore di rischio, detto "beta". Il beta
misura quanto il valore del titolo si muova in sintonia col mercato. Il CAPM
fruttò a Sharpe, insieme con M.M. Miller e H. Markowitz, il Premio Nobel
per l'economia nel 1990. Esistono delle varianti al modello CAPM, note come
modello ICAPM di Merton (che si basa su un analisi multiperiodale) e il modello
CCAPM.
Capitale di debito
È il capitale di un'impresa costituito da crediti concessi da soggetti
terzi. Comprende i debiti di regolamento (debiti concessi dai fornitori, ossia
le dilazioni di pagamento) ed i debiti di finanziamento (prestiti bancari, mutui,
scoperti di conto corrente e prestiti obbligazionari). Le obbligazioni sono
un tipico strumento di capitale di debito, in quanto costituiscono un debito
contratto dalla società nei confronti di quanti le hanno sottoscritte,
e dunque, indipendentemente dal risultato di gestione raggiunto (a differenza
delle azioni), danno diritto al rimborso del capitale e alla corresponsione
di un interesse. Il capitale di debito è soggetto solo in parte al rischio
d'impresa: infatti, in caso di rilevanti perdite, con conseguente avvio della
procedura di liquidazione, prima si procede al rimborso dei creditori, e poi,
con i mezzi residui (se ce ne sono), si rimborsano i titolari del capitale proprio
(capitale di rischio).
Capitale di rischio
Capitale di finanziamento di un'impresa, costituito dal capitale investito dall'imprenditore
o dai soci. È costituito dai conferimenti iniziali e successivi (capitale
sociale) in denaro o in natura e dagli utili non distribuiti ai soci ed impiegati
nell'impresa per l'autofinanziamento. Le azioni di una società sono un
tipico strumento finanziario rappresentativo del capitale di rischio, in quanto
non danno diritto ad un compenso predeterminato (il dividendo varia in funzione
al risultato d'impresa, e, se la società non consegue utili, i suoi azionisti
non percepiscono alcuna remunerazione), e inoltre possono perdere anche completamente
il proprio valore nel caso in cui l'impresa sia assoggettata a una procedura
concorsuale (liquidazione, fallimento, eccetera).
Capitale sociale
È la ricchezza di un'impresa in seguito ai conferimenti da parte dei
soci. Il capitale sociale viene determinato in sede di costituzione delle società
e indicato nell'atto costitutivo e nello statuto.
Capital gain
Guadagno da capitale costituito dalla differenza fra il prezzo pagato all'acquisto
e quello incassato alla vendita di un bene d'investimento. È soggetto
alla tassazione del 12,5%.
Capitalizzazione azionaria
Con riferimento ad una società, rappresenta il prodotto tra il numero
di azioni in circolazione e il loro prezzo unitario; con riferimento ad un mercato
rappresenta il valore complessivo - ai prezzi di mercato - di tutti i titoli
quotati. Per poter essere ammesse a quotazione le società devono rispettare
requisiti minimi di capitalizzazione; in Italia essi sono pari a €1.000
milioni per il segmento blue chip e a € 40milioni per i restanti segmenti
del mercato MTA, € 1milione per il mercato Expandi.
Capitalizzazione di Borsa (o market value)
Valore ottenuto dalla somma della capitalizzazione di tutti i titoli quotati
su un determinato mercato borsistico.
Capitalizzazione finanziaria
La capitalizzazione è l'operazione con cui si calcola il valore a un
determinato tempo futuro di un capitale disponibile al tempo presente. Dal punto
di vista matematico, una legge finanziaria di capitalizzazione è una
qualsivoglia funzione del tempo che consenta di determinare, dato un capitale
iniziale C, il corrispondente valore del montante M(t) ad un generico istante
futuro t:
Cash & carry
Compravendita contemporanea sul mercato a pronti dell'attività finanziaria
sottostante e sul mercato a termine del future ad essa collegato.
Cash Flow
Disponibilità finanziaria che si genera in un'impresa in un determinato
periodo di tempo. Si può calcolare come differenza fra i ricavi e i costi
della gestione corrente (consumi di materie prime, stipendi e salari, interessi
passivi, dividendi, imposte), oppure può essere calcolato come la somma
tra gli utili/perdite di esercizio e i costi che non comportano uscite di cassa
nel periodo considerato. Cash Flow = utile netto + ammortamenti + accantonamenti.
Cassa di compensazione e garanzia
Organismo istituito a garanzia della stabilità del mercato e gestito
dalla Borsa Italiana Spa. Vi confluiscono i margini di operazioni d'acquisto
o vendita sui futures, così da assicurare che i contraenti siano in grado
di tener fede agli impegni.
Castelletto bancario
Il credito che una banca ritiene di poter concedere ad una data persona in relazione
alla sua situazione economica e ai requisiti morali nonché in base alle
disponibilità dell'istituto a tale uopo destinate.
CCT
Certificato di credito del tesoro. Titolo emesso dallo Stato Italiano a cedola
variabile indicizzata all'andamento dei BOT. All'emissione ha una durata di
7 anni
Cicli economici
Spazi temporali in cui avvengono periodi alternanza tra una fase di espansione
economica e una fase di depressione economica.
Coefficiente di riserva obbligatoria
La quota di depositi che una banca è tenuta per legge a tenere a riserva,
e quindi a non impiegare per prestiti o altro. Un aumento (riduzione) di tale
coefficiente determina quindi una riduzione (aumento) dell'ammontare di credito
e di moneta disponibile per gli operatori.
Comit
Indice del mercato azionario italiano. Riassume in un unico valore le quotazioni
ufficiali di tutti i titoli trattati. La sua base (uguale a 100) ha come punto
di riferimento la quotazione media del 1972.
Comit Performance
Indice del mercato azionario italiano. Riassume in un unico valore le quotazioni
ufficiali di tutti i titoli trattati. La sua base (uguale a 100) ha come punto
di riferimento la quotazione media del 1972. A differenza del Comit, il Comit
Performance è un indice "total return", che cioè tiene
conto del reinvestimento dei dividendi distribuiti dai titoli che lo compongono.
Commercio equo e solidale
È una forma di attività commerciale nella quale l'obiettivo primario
non è la massimizzazione del profitto, bensì la lotta allo sfruttamento
e alla povertà legate a cause economiche o politiche o sociali. Lo scopo
è cercare di garantire ai produttori ed ai lavoratori dei paesi in via
di sviluppo un trattamento economico e sociale equo e rispettoso, e si contrappone
alle pratiche di commercio tradizionali delle multinazionali più tendenti
allo sfruttamento del lavoratore. Il documento che costituisce una sorta di
"manifesto" del commercio equo solidale italiano è la Carta
Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale
Commissioni
Importo percentuale applicato dagli intermediari nella compravendita dei prodotti
finanziari; è sommato al prezzo d'acquisto o sottratto a quello di vendita.
Commodity
Termine inglese utilizzato nel gergo finanziario per definire materie prime
come oro, petrolio o cereali trattati sui mercati spot e future.
Consensus
La media ponderata delle previsioni degli analisti (forecasts) sui risultati
di un'azienda sull'andamento della quotazione di una società o di uno
strumento finanziario in Borsa. I principali operatori di mercato (istituti
di credito, banche d'affari, società di rating, SIM) emettono periodicamente
delle analisi sull'andamento generale delle società quotate, sulla base
delle quali vengono indicate anche previsioni relative ad alcuni parametri di
valutazione delle stesse, quali ad esempio l'utile per azione, il fatturato,
l'indebitamento finanziario. Sulla base di queste previsioni, vengono inoltre
indicati parametri più direttamente inerenti i mercati finanziari, prima
di tutto il cosiddetto "target price", ossia la quotazione sulla quale
il titolo dovrebbe assestarsi in un lasso di tempo indicato, solitamente non
superiore ad alcuni mesi, e consigli per gli eventuali investitori, ossia di
acquistare (buy), mantenere (keep) o vendere (sell) i titoli della società
oggetto dell'analisi.
Consob
Commissione nazionale per le società e la Borsa; organismo pubblico che
controlla il mercato mobiliare italiano per tutelare il pubblico risparmio.
La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, istituita con la
legge 7 giugno 1974, n. 216, è un'autorità amministrativa indipendente,
dotata di personalità giuridica e piena autonomia con la legge 281 del
1985, la cui attività è rivolta alla tutela degli investitori,
all'efficienza, alla trasparenza e allo sviluppo del mercato mobiliare italiano.
Contratto dont
Il contratto a premio semplice della Borsa italiana. È un'opzione call
(vedi alla voce "opzioni"). Il nome è un francesismo (dont
= "di cui" in francese) e indica che una parte del prezzo totale è
rappresentata dal premio. Esempio: 100 azioni delta a 21.000 dont 1000 (di cui
1000 è il prezzo del premio).
Contratto noch
Contratto a premio composto; attribuisce al compratore la facoltà di
scegliere se comprare o vendere una quantità di titoli multipla rispetto
a quella stabilita dal mercato.
Contratto a premio
Contratto a termine caratterizzato dall'impegno a pagare un prezzo detto premio
in cambio del diritto di scegliere entro una determinata data se effettuare
o meno la transazione prevista.
Contratto stellage
Contratto a premio composto; attribuisce al compratore la facoltà di
scegliere se comprare o vendere i titoli che sono oggetto del contratto. Non
è possibile rinunciare alla transazione come nel contratto semplice,
tipo il contratto dont.
Contratto strap
Contratto a premio composto; attribuisce al compratore la facoltà di
ritirare i titoli oggetto del contratto al prezzo prefissato oppure di cederne
la metà allo stesso prezzo.
Contratto strip
Contratto a premio composto; attribuisce al compratore la facoltà di
ritirare i titoli oggetto del contratto al prezzo prefissato oppure di cederne
il doppio allo stesso prezzo.
Contratto a termine
Un contratto a termine (o forward) è un contratto col quale due controparti
si impegnano a scambiarsi a scadenza, a prezzi prefissati, uno specifico bene.
Fa parte della categoria dei derivati. In gergo, si dice che chi acquista assume
una posizione lunga (al rialzo) e chi vende assume una posizione corta (al ribasso).
Coordinate bancarie
Sono i codici o diciture che permettono di identificare un rapporto di conto
corrente esistente presso un istituto bancario.
Corbeille
Quando vigeva il sistema dello "alle grida" era il recinto nel salone
della Borsa riservato agli intermediari finanziari per la compravendita dei
valori mobiliari. Non è più in uso nella Borsa italiana da quando
si è passati al sistema telematico nel 1994.
Corporate Governance (Governo dell'impresa)
Insieme di regole alla base della gestione e del controllo delle società.
Attraverso la composizione ed il funzionamento degli organi societari interni
(Consiglio di Amministrazione, Assemblee, Collegio Sindacale) ed esterni (Consob
e società di revisione), la struttura della Corporate Governance definisce
la distribuzione dei diritti e delle responsabilità tra i partecipanti
alla vita di una società, in riferimento alla ripartizione dei compiti,
all'assunzione di responsabilità e al potere decisionale. Obiettivo della
Corporate Governance è la massimizzazione del valore per gli azionisti,
che comporta, un un'ottica di medio/lungo termine, elementi di positività
anche per tutte le altre persone interessate alla vita dell'impresa, quali clienti,
fornitori, dipendenti, creditori, consumatori e la comunità.
Corporate Bond
Titolo obbligazionario emesso da un'azienda privata avente rating a livello
di investment grade, cioè maggiore o uguale a BBB- nella scala di S&P's.
Solitamente si tratta di obbligazioni non quotate nei mercati regolamentati.
Corso
Prezzo attribuito a un titolo negoziato ufficialmente.
Corso secco
Il solo valore capitale di un titolo obbligazionario, senza il rateo di interesse
o il dividendo maturato. Sono quotati in tal modo i Btp e i Cct.
Corso tel quel
Prezzo di negoziazione di un titolo mobiliare compreso di valore capitale più
rateo di interesse o dividendo maturato. Sono quotati in tal modo i Bot e le
azioni.
Covered warrant
Titolo emesso da un intermediario finanziario, tramite il quale si acquisisce
il diritto di acquistare (call) o vendere (put) una determinata quantità
di sottostante entro o ad una determinata data, ad un prezzo stabilito (strike
price). Nonostante le numerose analogie con le opzioni i covered warrant si
differenziano in alcuni particolari: è rappresentato da un titolo, ossia
è cartolarizzato, mentre le opzioni sono contratti; può essere
emesso soltanto da istituzioni bancarie (in genere banche di investimento);
è negoziato su un mercato a pronti e non sul mercato dei derivati; ha
una scadenza più elevata. Esistono varie tipologie di covered warrant
"esotici".
CPPI
Acronimo che sta per "Constant proportion portfolio insurance" e indica
una particolare strategia di gestione per la protezione di un portafoglio titoli.
Credit default swap
Contratto swap appartenente alla categoria dei derivati sul rischio di credito
che offre la possibilità di coprirsi dall'eventuale insolvenza di un
debitore contro il pagamento di un premio periodico. Per esempio. Si supponga
che un investitore abbia in portafoglio dieci pacchetti di obbligazioni di dieci
diversi emittenti, tutti con rating BBB e che ogni obbligazioni produca un flusso
di incassi pari a 100.000 € ogni anno. Data la probabilità di insolvenza
degli emittenti BBB, l'investitore che vorrebbe coprirsi dal rischio di default
potrebbe entrare in un Credit Default Swap pagando una somma fissa ogni anno
(assimilabile ad un premio assicurativo) per essere certo che, nel caso in cui
uno o più emittenti risultino inadempienti, la controparte del CDS effettui
un versamento pari all'importo non incassato.
Crosselling
Termine riferito alla vendita di un prodotto con caratteristiche analoghe ad
un bene già posseduto dal cliente. In generale si riferisce ad un bene
che è perfettamente sostituibile ad un altro bene posseduto e/o già
conosciuto.
CTZ (Certificato del tesoro zero-coupon)
Un Certificato del tesoro zero-coupon (CTZ), essendo "zero coupon",
non ha cedole e viene quindi emesso sotto la pari (sotto il valore nominale)
e rimborsato alla pari (al valore nominale) a scadenza. È un titolo quindi
il cui rendimento dipende dalla differenza tra il prezzo di vendita e il prezzo
di acquisto. I BOT possono essere considerati un caso di CTZ. La differenza
tra CTZ e BOT riguarda la durata del titolo; inferiore o uguale ai 12 mesi nel
caso del BOT, di 18 o 24 mesi per i CTZ. Inoltre la tassazione è, per
i soli Bot, anticipata, per cui il prezzo d'acquisto è aumentato dall'
aliquota che si applica alla plusvalenza.
Curva di Phillips (Phillips curve)
Relazione inversa fra tasso di variazione dei salari monetari e tasso di disoccupazione.
Nella versione di Lipsey è la relazione inversa fra tasso di variazione
dei prezzi e tasso di disoccupazione.
Curve IS-LM (IS-LM curves)
Curve che rappresentano le diverse combinazioni di tassi d'interesse e di reddito
per le quali vale l'equilibrio fra risparmi e investimenti e quello fra domanda
e offerta di moneta.
Curve di indifferenza
In un grafico cartesiano x-y che riporti sull'asse x (ascisse) la quantità
di un bene A e sull'asse y (ordinate) la quantità di un bene B, il luogo
dei punti in cui diverse combinazioni dei suddetti beni danno la stessa utilità
viene detto curva di indifferenza. Tale curva rappresenta in altre parole tutte
le combinazioni dei beni A e B in cui l'utilità che ne viene tratta è
identica ed in genere prende una forma analoga a una iperbole con gli assi x
e y come asintoti. La curva d'indifferenza dimostra che, considerati due beni,
esistono un certo numero di combinazioni quantitative di tali beni che sono
egualmente desiderabili dallo stesso soggetto.
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